Uno sguardo alle verdure invernali a Nativa
Lymnea questa settimana ha deciso di raccontare il trapianto delle verdure invernali, finocchi e porri in particolare; di nuovo qualche precisazione da parte nostra, prima di lasciarvi a lei:
- darci delle “creature grossolane e sgraziate” ci sembra eccessivo e un po’ fuori luogo, insomma, non le hanno insegnato le buone maniere?
- anche le crucifere (cavoli, broccoli…) stanno bene, ve lo diciamo direttamente noi
Buona lettura!
Il team di Nativa
Amabili lettori,
eccovi il mio primo vero reportage; confesso di provare una certa emozione.
Inizierò da un evento che ha tenuto assai impegnati i miei ammiratori nelle ultime settimane: la messa a dimora delle colture invernali. Ebbene sì, nonostante i mesi freddi siano ancora lontani, gli umani di Nativa si sono già procurati, oculatamente, varie specie di giovani crucifere, porri e finocchi.
Non appena ne sono stata informata, ho immediatamente deciso di seguire la faccenda per raccontarla a voi; tanto più che il trapianto di finocchi e porri è avvenuto nelle vicinanze della mia residenza. Ovviamente, sono stata più che discreta e circospetta, i miei ammiratori non si sono minimamente accorti di me.
Ecco come procedono: dopo aver accuratamente preparato il terreno, tramite un attrezzo apposito vi praticano un foro e immediatamente vi depositano la piantina, innaffiata in precedenza. Con il medesimo movimento le stringono la terra attorno, e passano alla successiva. Ah, mi stupisce sempre vedere una tale fluidità di azione in creature così grossolane e sgraziate!
Si adoperano poi a garantire un adeguato apporto di acqua, con un sistema di tubature superficiali che elargiscono le preziose gocce, davvero preziose in questa stagione torrida!
Finocchi e porri sono dunque sistemati, con la speranza che crescano floridi e paffuti. Non appena avrò l’opportunità di un rendez-vous con alcuni cari amici, assai più girovaghi di me, mi informerò sulle crucifere, certa di assecondare la vostra curiosità.
Gentilmente vostra
Lymnea