Conosciamo meglio Giancarlo, educatore presso il centro giovani Villa Ghidini
Qual è la tua storia personale all’interno della cooperativa e perché oggi continui a fare questo lavoro?
La mia storia personale si intreccia con la storia della Cooperativa perché risiede al suo interno. Sono socio fondatore della cooperativa e si può dire che sono una delle poche persone che erano presenti già dal secondo giorno in cui sono iniziate le attività nel quartiere, che poi si sono trasformate in Villa Ghidini. La cooperativa è nata proprio dall’idea di prolungare le iniziative che l’associazione Gruppo Scuola, ed ora Ecole, realizzava. Sono contento di esserci e l’intenzione è quella di continuare perchè fa parte della mia vita.
Qual è e come è nato il progetto più importante che avete fatto a Villa Ghidini?
Secondo me il progetto più importante che abbiamo fatto è Villa Ghidini stessa. Nel senso che è stata un’esperienza innovativa, una sperimentazione voluta e riconosciuta dalla regione, finanziata allora dall’USL che aveva in gestione per conto del Comune i minori. La sperimentazione è durata circa 3 anni fino a diventare, poi, un’attività stabile del Comune di Parma. Il progetto più bello è stato proprio il realizzare qualcosa che dava attenzione ai ragazzi, cosa che in passato non era sentita come importante. Villa Ghidini è una realtà molto bella perchè ci sono passati tanti ragazzi, tanti giovani, tanti educatori, volontari e tante persone che hanno svolto il servizio civile. L’opportunità di stare con i ragazzi accompagnandoli nella crescita al fianco delle famiglie e della scuola, di mantenere un confronto, è una scommessa.
Qual è il valore aggiunto che date alla città e perché questo centro è importante per Parma?
Il valore aggiunto che diamo alla città è quello di dare attenzione ai ragazzi e di condividere con le realtà del territorio, con la scuola e con la famiglia. Portare avanti questi valori per così tanto tempo è un valore aggiunto. Qui a Villa Ghidini abbiamo ritrovato i figli di alcuni ragazzi che sono stati da noi. Siamo un pezzo di storia, di famiglia e di quotidiano per il quartiere Montanara. Questo è quello che interessa, non progetti straordinari, ma l’accompagnare i ragazzi nel tempo, costruire un vissuto. Questo penso sia il punto di forza, continuare ad esserci.
Raccontaci la storia di una persona che avete seguito e che ti ha particolarmente emozionato.
Le storie sono tante e molto belle. Alcuni ragazzi non ce l’hanno fatta, altri hanno avuto una vita complicata, però la maggior parte dei ragazzi che abbiamo conosciuto hanno avuto una vita normale. Mi vengono in mente tante storie ascoltate in questi anni, tanta gente che adesso lavora, che si è sposata, che ha dei figli e che si è laureata. Abbiamo anche dei ragazzi che sono passati da noi e che adesso fanno gli educatori. Una storia bella riguarda una delle prime famiglie che abbiamo conosciuto, in particolare una ragazza che seguivamo e che si è sposata, ha avuto un figlio che ha svolto servizio civile da noi. Questa è una bella storia di passaggio generazionale, qualcosa in cui crediamo.
Raccontaci il legame che avete con le scuole e se c’è stato un progetto significativo.
La nostra associazione, poi Cooperativa “Gruppo Scuola” e ora Cooperativa Sociale Ecole, si chiamava così proprio perché credeva che la scuola fosse un luogo speciale in cui si poteva dare attenzione ai ragazzi attraverso il tempo che loro passano ad essere istruiti. Se quel momento dell’istruzione non diventa anche un momento di crescita tutto rimane vuoto. La scuola è il luogo in cui ci sono degli adulti competenti che sono gli insegnanti, è un luogo in cui i genitori si preoccupano e condividono il percorso dei figli. Gruppo Scuola è nato intorno a questi valori, ai famosi “decreti delegati” che erano i primi tentativi di far entrare i genitori a scuola, di fargli condividere la programmazione, di fargli scegliere un orario prolungato. Il tempo pieno, le sperimentazioni qui al Montanara forse sono in pochi a ricordarle. La scuola è il riferimento della Cooperativa. Villa Ghidini è collegata con la scuola elementare e media, ora soprattutto media. Prolunghiamo le attività al pomeriggio per svolgere diverse attività con i ragazzi e siamo presenti nei tavoli di coordinamento e verifica territoriale. Una grossa parte del nostro tempo è condivisa nella preoccupazione che i ragazzi vivano bene nel momento della scuola e che la scuola possa essere un momento di crescita per loro. Io ho iniziato in Cooperativa facendo dei ripassi a scuola ad una bambina di seconda media ed insegnando inglese agli adulti che, dopo il lavoro, si presentavano da privatisti per conseguire il diploma di scuola media. Noi abbiamo diversi progetti con la scuola, ad esempio la sperimentazione del progetto Teseo che è partito nella scuola Salvo d’Acquisto di Parma. Entravamo come educatori all’interno delle classi per svolgere attività di facilitazione e laboratoriali. Adesso questa cosa potrebbe sembrare molto scontata ma allora la scuola era completamente impermeabile all’entrata di figure esterne. L’idea di essere vicino alla scuola, che i ragazzi siano gli stessi sia dentro che al di fuori di essa è nata qui.
Perché ami il tuo lavoro?
Quando ho incontrato questa opportunità l’avevo scelta pensando fosse una cosa transitoria poi son passati quasi quarant’ anni. Amo questo lavoro perché mi fa essere quello che mi piace, mi fa stare sveglio, mi fa stare collegato con i ragazzi e mi fa vedere cose nuove, non mi fa fermare all’apparenza e mi fa ragionare in prospettiva. Questo lavoro dona importanza al quotidiano e al tempo. Dona anche lezioni di vita: molte volte non ci si capisce, si è in difficoltà, altre volte si è entusiasti, ma il tempo aiuta a formarci e a stare insieme.
Villa Ghidini è un servizio del Comune di Parma rivolto a ragazzi e ragazze fino ai 14 anni. Il Centro risponde ad una doppia esigenza: quella dei ragazzi di stare insieme e quella delle famiglie di individuare luoghi sicuri per i propri figli. Se siete curiosi e volete conoscere da vicino questa realtà, potete trovarci in Via Giovanni Cimabue, 37.