Conosciamo meglio Giulia, educatrice presso Laboratorio Contatto
Qual è la tua storia personale all’interno della cooperativa e perché oggi continui a fare questo lavoro?
Ho iniziato a svolgere questo lavoro dopo un anno di servizio civile. Dopo l’università ho deciso di provare questa esperienza che posso dire mi abbia cambiato la vita. Sono entrata nel mondo delle cooperative sociali, mi è piaciuto e il destino ha voluto che incontrassi questa cooperativa.
Qual è e come è nato il progetto più importante che avete fatto in questo centro?
Il progetto più importante è stato quello di far nascere il laboratorio socio occupazionale. Questa idea è nata dall’Associazione Contatto che dieci anni fa ha voluto dare risposte concrete ad un bisogno del territorio. Creare uno spazio inclusivo dove si potesse sperimentare un approccio nuovo e dare un posto a persone, famiglie e servizi che prima non esisteva. Riteniamo che sia questo il progetto più importante realizzato e che tuttora va avanti sul nostro territorio.
Qual è il valore aggiunto che date alla città? Noi siamo importanti per Parma perché?
Laboratorio Contatto è un punto di riferimento per il paese di Traversetolo e per tutto il territorio della Pedemontana. La nostra specificità sta nel saper riutilizzare materiali di scarto dando seconda vita agli oggetti, un pensiero che nasce dalla collaborazione con l’associazione che gestisce il mercatino del riuso. All’interno del laboratorio spesso vengono realizzati dei prodotti che suscitano interesse da parte della cittadinanza, infatti veniamo contattate da realtà del territorio e da persone che ci commissionano prodotti di cucito e di falegnameria. Veniamo riconosciuti come un posto utile al territorio.
Raccontaci il legame che avete con le scuole e se c’è stato un progetto significativo.
La collaborazione con la scuola esiste perché una delle specificità del laboratorio è di lavorare in rete. Già da diversi anni abbiamo avuto delle collaborazioni con la scuola, ad esempio proponendo delle attività legate alla sostenibilità ambientale, al riuso di materiali di scarto e anche attività in natura come la creazione di un piccolo orto scolastico. Tuttora c’è una collaborazione che riguarda l’importante lavoro di rete tra il laboratorio, l’Associazione Contatto e l’Associazione Le Petit Vélo che fa educazione su due ruote. In seguito ad un laboratorio basato sulla bicicletta che le persone del laboratorio Contatto hanno sperimentato, acquisendo competenze e abilità spendibili anche al di fuori del centro, è nato un progetto che abbiamo proposto alla scuola. Il progetto è quello che riguardava la realizzazione di una ciclofficina scolastica, un laboratorio pensato per rispondere a dei bisogni della scuola e coinvolgere dei ragazzi a rischio abbandono scolastico e con fragilità. È stato importante perché andava a legare diversi aspetti tipici del laboratorio, ovvero il recupero delle biciclette dismesse o da aggiustare che vengono portate a scuola anche grazie all’aiuto di alcune persone del laboratorio. Qui le bici vengono aggiustate e controllate dall’operatore responsabile della ciclofficina e da alcuni ragazzi della scuola secondaria. In un tempo successivo si opera una cernita per capire quali possono essere rimesse in circolazione al mercatino del riuso e i pezzi di scarto portati in discarica.
Perché ami il tuo lavoro?
Amo il mio lavoro perché è un lavoro dinamico, un lavoro di relazione. Benché non sia sempre facile è quello che mi piace fare, mi permette di stare a contatto con tante persone diverse e mi mette in discussione. Questo è uno stimolo continuo per una crescita personale e per imparare ogni giorno cose nuove. È un lavoro in cui si impara molto di più di quello che si pensa di poter insegnare.
Laboratorio Contatto è un servizio accreditato dall’Azienda Pedemontana Sociale rivolto a persone con disabilità, giovani e adulte, residenti nel territorio dei Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense. Se siete curiosi e volete conoscere da vicino questa realtà, potete trovarci a Traversetolo in via Pezzani 45/b.